AKASHA VISIONE CHE CHIAMA
- Christina Pedetta
- 13 mar
- Tempo di lettura: 2 min
Anime in cammino,
Quando facciamo una lettura dei Registri, Akashici per ricevere visione e rivelazione, qualcosa di potente accade.
Le guide non parlano per intrattenere.
Non mostrano immagini per il solo gusto di farlo. Esse si manifestano perché ciò che viene rivelato possa penetrare , possa prendere spazio dentro noi.
Queste immagini non sono sogni da decifrare.
Non sono enigmi da collezionare e dimenticare.
Sono sostanza viva.
Hanno un peso. Un bisogno biologico di essere integrate, di far parte di noi. Non per restare sospese, ma per trasformarci. Per risvegliarci.
Eppure, cosa fa la mente condizionata?
Continua a chiedere, a cercare nuove risposte, a volere nuove domande, nuove conferme.
Ma non hai mai pensato che, così facendo, stai solo fuggendo da ciò che già ti è stato dato?
Ogni consulto, ogni visione è un dono sacro. Eppure molti tornano ancora e ancora, compulsivi, smarriti, incapaci di fermarsi a guardare ciò che già hanno ricevuto.
E così una lettura dei Registri Akashici diventa un rifugio. L'illusione che stiamo muovendo la nostra vita ma che in realtà è solo un’altra forma di immobilità.
Le ombre non si dissolvono con mille risposte. Le ombre si dissolvono guardandole in volto e dialogando con loro .
Le malattie? Sono il sintomo di un’ombra che hai rifiutato per troppo tempo. Sono il linguaggio del corpo che ti chiama, che ti avvisa, che ti chiede di smuovere ciò che non vuoi vedere.
Eppure continui a cercare fuori, a chiedere altro, come un bambino che copre le orecchie per non sentire la verità.
I medici dell’anima non ti vendono sogni. Ti dicono che la crescita non fa sconti. Ti informano che la ricerca è selvaggia. Che non puoi giocare a nasconderti per sempre.

E allora fermati.
Respira.
Accogli ciò che ti è stato dato.
Perché la vera domanda non è cosa ancora devi sapere.
La vera domanda è: sei disposto a lasciarti cambiare da ciò che già sai?
Con Cuore e Presenza,
Christina Pedetta
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