CHE COSA È LA MORTE?

Questa è una delle prime domande che nascono durante l'età infantile; diventa naturale per il bambino chiedersi che cosa sia la morte, e a volte, da questa domanda germogliano risposte davvero sorprendenti, per poi lasciarci in silenzio. Si cresce e si vive in costante paura di questa grande Regina. Poi, un giorno, nell'età adulta ci interroghiamo di nuovo, ma i condizionamenti e i timori nascosti ci impediscono di vedere con lucidità.

Perché questa morte impera nelle nostre vite, senza che possiamo fare nulla per interagire con Lei? Mi è apparsa in mente un'immagine egizia in cui la Dea pone sulla bocca del faraone l'Ankh (la croce ansata), simbolo della Vita, che solo alcuni Neter (divinità egizie) avevano sempre con sé come strumento di cura e guarigione.

ANKH

La morte che conosciamo è quell'energia che pervade i nostri corpi, la mente, le emozioni, lo Spirito, in una parola l'Anima. È una forza che attrae verso il degrado e la scarsità, producendo, di conseguenza, pensieri distruttivi anche per il nostro corpo fisico; è qualcosa che noi stessi attiviamo per condizionamenti culturali che non ci permettono di vedere le infinite possibilità che la forza della vita ci offre.

Quando chiediamo miracoli per un evento o una situazione infausta, invochiamo qualcun altro o qualcosa affinché intervenga al posto nostro, aspettando impotenti che ciò avvenga, senza renderci conto che la forza della vita risiede in noi e che è proprio essa che dobbiamo richiamare dentro il nostro essere.

Una forza fatta di prospettive e possibilità, di ricerca di gioia e bellezza anche in situazioni apparentemente disastrose, questa forza è ciò che è racchiuso nell'Ankh, che si connette a energie ben più elevate di quelle della morte conosciuta e imposte da un sistema di pensiero corrotto.

REGINA DELLA MORTE

I miracoli esistono solo se noi accettiamo di attivarli, accendiamo il lume di una ragione più alta affinché le forze della creazione, insieme a noi, possano collaborare, interagendo negli stati della materia, del pensiero e dell'anima per sintonizzarci su un altro ritmo e livello.

La forza della Regina Morte ci invita ad avvicinarci alla Dea della Vita, quella che ci insegna ad andare oltre i limiti e a sfidare noi stessi nel realizzare la vita come e quando la desideriamo.

E se dicessimo che la Regina Morte è l'altra meta, l'altra faccia della medaglia della Dea della Vita? In questo dualismo risiede un invito a comprendere che, per apprezzare appieno la vita, occorre abbracciare anche il mistero e la trasformazione che la morte porta con sé.

Christina